Uno spettacolo emozionante, condiviso, che ha portato gli spettatori nei luoghi del mondo in cui la crisi climatica si fa più sentire, ha coinvolto il pubblico che domenica 9 luglio ha partecipato allo spettacolo “L’altro mondo – piccole storie di cambiamento”. Ideato da Daniele Ronco (attore) e Luigi Saravo (regista), a partire dall’omonimo libro di Fabio Deotto, che raccoglie testimonianze sulla crisi climatica.
Uno spettacolo che propone riflessioni sul tema ambientale, costruito a basso impatto, perché il format “teatro a pedali”, inventato dalla compagnia Mulino ad arte, è alimentato da dodici biciclette, che forniscono l’energia necessaria allo spettacolo.
Il pubblico è stato coinvolto sia nella produzione di energia, supportato dal gruppo della palestra Gym 2000 di San Damiano, che nella produzione del testo conclusivo della serata. In questa parte Daniele Ronco ha espresso al massimo le sue doti attoriali. Con gli auricolari per il suggerimento del testo da parte del regista, Luigi Saravo, pedalando su una bicicletta per produrre elettricità, Daniele Ronco ha meravigliato gli spettatori, che hanno sentito narrare la storia da loro stessi scritta, a inizio serata, sul sito slido.com. Una storia che travolto, incantato, dato voce ai pensieri del pubblico sul tema del bosco, concordato a inizio serata, con i responsabili dell’Associazione Museo e dell’Ecomuseo delle Rocche del Roero.
Una narrazione così fluida, intensa, partecipata e senza inciampi che faceva pensare a prove infinite, ma che risultava frutto dell’improvvisazione di un attore con un suggeritore e che, per questo motivo, risultava ancor più coinvolgente. Una storia unica, perché costruita dagli spettatori, sui boschi che fanno da corona a Cisterna e sui boschi delle memorie di tutti coloro che hanno partecipato alla serata.
L’evento rientra nel progetto Ecomusei Palcoscenico Naturale, condiviso tra Regione Piemonte,
Piemonte dal Vivo, Abbonamento Musei insieme alla Rete degli Ecomusei per sensibilizzare i cittadini nei confronti degli ecomusei come patrimonio artisticocondiviso, st rumenti culturali di riconoscimento dei valori e della storia di un territorio, di cura e rigenerazione di luoghi per favorire la partecipazione e la trasmissione di saperi e di progetti innovativi, in particolare alle nuove generazioni.
T.M.