Corale, solidale, innovativa, tradizionale, moderna, antica… sono alcuni aggettivi con cui si potrebbe definire la festa Usanze, che si è conclusa domenica 25 giugno e che per tre giorni ha animato la Villa di Cisterna, il centro storico che ha come fulcro il castello del paese. Alcuni di questi aggettivi potrebbero apparire come ossimori, ma la comunità di Cisterna, da anni, lavora per far sì che le differenze diventino complementari. Un lavoro che parte da lontano, dagli Anni Settanta, quando Lino Vaudano, insieme al gruppo della pro
loco, ha iniziato ad allestire feste con la suddivisione delle proposte gastronomiche tra i borghi del paese. Piccole casette in legno e coppi venivano costruite in occasione della Festa della Madonna del Rosario, nella via principale e la comunità si attivava per proporre una festa diversa da quelle degli altri paesi. Grazie ai proventi delle feste della pro loco di allora, è stato avviato il progetto di recupero del Castello, che ha portato alla realizzazione del museo.
Il desiderio di innovare, rimanendo ancorati alla tradizione, è stato trasmesso alle nuove generazioni e ogni gruppo di lavoro ha saputo fare tesoro delle esperienze e allargare lo sguardo sulla contemporaneità. Negli Anni Novanta la festa è stata spostata a giugno ed è diventata la “Fiera della Bonarda”, poi del Cisterna d’Asti Doc, per approdare – nel 2017 - alla nuova formula chiamata semplicemente “Usanze”. Con la complicità di Andrea Guido, grafico cisternese, è stata avviata una campagna pubblicitaria che ha giocato (come ormai avviene da anni), sulle immagini e sull’interpretazione delle parole.
Quest’anno Pietro Bodda, ventisettenne presidente della pro loco di Cisterna, è succeduto a Fabio Olivetti e ha saputo coordinare un gruppo di giovani e giovanissimi con le persone più mature che, all’interno delle postazioni dedicate ai Borghi. Lame, Lemonte, Valle San Matteo, Valmellana, Verzeglio, Ere, Villa, hanno proposto i piatti della tradizione in un quadro suggestivo, fatto di allestimenti curati, musica, in una cornice mozzafiato, costituita da 360 gradi di paesaggio.
Non sono mancati i momenti di riflessione culturale, con un convegno sugli impollinatori. Un supporto al progetto di sensibilizzazione ecologica è venuto anche dalla scuola dell’infanzia di Cisterna, che si è occupata della realizzazione dei cartelli per la raccolta differenziata, scritti con il programma simcaa, per la realizzazione dei testi in comunicazione alternativa aumentativa.
Tiziana Mo