Osteria
L’osteria porta con sé il sapore del tempo passato, ricordandoci i momenti dello svago e del riposo. Nella comunità contadina vi era chi si vantava di non aver mai messo piede in un’osteria, ma vi erano anche i frequentatori abituali che, col loro quartino e i tarocchi sul tavolo osservavano con filosofia il mondo di chi lavorava.
Il bancone dell’oste e due tavoli imbanditi sottolineano le abitudini degli antichi avventori: i boccali per il vino di diversa misura, le “doie” in terracotta, candelieri e lumi di diversa foggia , l’ingegnoso acchiappamosche di vetro, la «bicicletta» capostipite di bottigliette e lattine… ; la curiosità del tavolo imbandito senza coltelli, perché ogni uomo aveva il proprio; la cesta ripiena di bocce di legno levigate e col foro per poggiarvi il pollice, i tarocchi …
Qui è facile immaginare cori inneggianti al vino e alle belle donne; sentire le urla, le bestemmie e le risate dei giocatori di morra, i pugni sul tavolo ed i gesti veloci di chi giocava a tarocchi o a tresette. E chi non gioca osserva, commenta, discute dell’ultima sfida a bocce o di quel «balon», che tanto ha entusiasmato e ancora entusiasma le popolazioni contadine. Il piazzale sottostante al muraglione di difesa del castello diventa così parte integrante del museo, perché lì avvenivano le disfide storiche tra le contrade e con «quelli» dei paesi vicini, lì si giocava l’onore di Cisterna… Gli oggetti esposti provengono dalle antiche osterie del paese.