Abitare i luoghi significa viverli ma, per farlo, occorre conoscerli non solo per come li vediamo oggi ma per quello che sono stati, per i sorrisi e le lacrime che li hanno attraversati. Allora, per parlare anche di guerra e Resistenza, occorre tenere conto di tutto ciò per accorgersi che, ancora oggi, le case, gli oggetti quotidiani, ci parlano di ciò che è stato e dell’umanità che vi ha vissuto. Antonella Tarpino parla proprio di questo nel suo saggio "Memoranda. Gli antifascisti raccontati dal loro quotidiano” (Einaudi). Ne ha discusso con Mario Renosio, in videoconferenza, venerdì 19 aprile 2024, in occasione del 79° Anniversario della Festa della
Sabato 13 aprile, al Museo Arti e Mestieri di Cisterna d'Asti dodici insegnanti hanno partecipato al laboratorio Dall'immagine alla storia, condotto dall'illustratrice Irene Volpiano, autrice delle immagini del libro Topo Tipo e topo Tapo, scritto con Roberto Piumini. Valfenerese, classe 1996, dopo la Laurea triennale in Pittura conseguita all’Accademia di Belle Arti di Cuneo, Irene ha frequentato il Master in Illustrazione per l’editoria all’Ars in Fabula di Macerata. Topo Tipo e topo Tapo è il secondo libro illustrato da lei realizzato, dopo il volume Mio zio Guido fa il muratore, pubblicato da Orecchio Acerbo
"Intelligenza artificiale e/o artificio dell’intelligenza? La sfida dell’ IA tra rischi e opportunità" è il titolo dell’interessante videoconferenza con don Luca Peyron e Alberto Banaudi del 4 aprile 2024. L’iniziativa è stata organizzata da Polo Citt. Astigiano Albese – I.C. S. Damiano, Castello, Parrocchie e Comune di Cisterna d’ Asti con Fra Spa, Lib. "Il Pellicano" e Aimc Asti.
Sabato 24 febbraio un gruppo di volontari del Museo Arti e Mestieri di un tempo, ha traslocato i macchinari, risalenti all’800, dell’oreficeria Drago di Genova. L’oreficeria, avviata nel 1895 dalla famiglia Drago, nel gennaio 2024 ha cessato l’attività e i proprietari hanno voluto donare i macchinari per non disperdere l’eredità della bottega. Il laboratorio orafo era posizionato al secondo piano di un palazzo storico, in una delle più importanti e significative piazze di Genova, Piazza San Matteo. Costruito intorno al 1460, il palazzo fu donato all’ammiraglio Andrea Doria dalla rinata Repubblica di Genova, come ricompensa per il suo operato.
Grazie ai volontari Linuccio, Luca, Gianni, Mario, Gabriele e Luigi, i pesanti macchinari sono stati trasferiti a Cisterna, dove troveranno una nuova sistemazione all’interno del museo.
L’opera di questi volontari affianca quella di altri che si occupano della pulizia degli ambienti, del restauro degli oggetti e delle visite guidate. Persone che, con il loro impegno costante, mantengono viva una delle più importanti collezioni di oggetti che raccontano le arti e i mestieri di un tempo.
T.M.
Martedì 26 marzo 2024, al Museo Arti e Mestieri di un tempo di Cisterna, si è concluso il progetto L’identità delle Terre Alfieri in Paniere, promosso dall’Enoteca Regionale Colline Alfieri dell’Astigiano in collaborazione con Love Langhe Tour.
Dopo l’interesse suscitato dagli appuntamenti precedenti, venerdì 14 marzo 2024 si sono concluse le videosofie con il prof. Alberto Banaudi. L’iniziativa è stata organizzata da Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese – I.C. di San Damiano con Comune e Museo Arti e Mestieri di un Tempo di Cisterna con Fra Production Spa, Israt, Libreria "Il Pellicano" e Aimc di Asti. Il prof. Alberto Banaudi è laureato in Lettere Classiche presso l’Università di Torino e quella in Filosofia presso l’Università
“Nella tua breve esistenza c’è stato tanto ardore, tanto lavoro, tanta gioia, da farla più ricca e felice di tante altre lunghissime vite: e non c’è stato in essa nulla di laido, imperfetto, malsicuro. È stata tutta luce: parabola breve, dall’intensità luminosissima. E penso che tu non vorresti che ti si piangesse, ma si considerasse la tua vita un capolavoro e un esempio”. Così Ada, la moglie, ne scrive a circa un anno dalla sua scomparsa. Poche parole rispetto a tutto ciò che è riuscire a realizzare
Giovedì 7 marzo 2024, nella Sala Consiliare di San Damiano d’ Asti, in occasione della Festa della donna, è stato proiettato “Venire al mondo: le levatrici del ‘900”, docufilm di Remo Schellino. L’iniziativa è stata organizzata da Comune e Biblioteca di S. Damiano d’Asti, con Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese – I.C. di San Damiano, Museo Arti e Mestieri e Comune di Cisterna con Fra Production Spa, Israt, Libreria "Il Pellicano" e Aimc di Asti. “Ho avuto la fortuna di incontrare e apprezzare Remo e i suoi lavori che seguono il ciclo vitale dell’uomo. Non sono solo documentari,
Un altro incontro per riflettere sulla deportazione nazifascista e sulle sue conseguenze. Lunedì 19 febbraio 2024, in videoconferenza, Elisa Guida ha presentato “Senza perdere la dignità. Una biografia di Piero Terracina” Ed. Viella. Ne ha discusso con Nicoletta Fasano (Israt). L’ iniziativa è stata organizzata da Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese – I. C. di San Damiano d’Asti, Museo Arti e Mestieri e Comune di Cisterna con Fra Production Spa, Israt, Casa della Memoria
In occasione del 79° Anniversario della Battaglia di Cisterna - S. Stefano Roero, venerdì 1 marzo 2024, Gianni Oliva ha presentato “45 milioni di antifascisti. Il voltafaccia di una nazione che non ha fatto i conti con il ventennio” (Mondadori) al Castello di Cisterna. L’incontro è stato organizzato dal Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese – I.C. di S. Damiano, Museo e Comune di Cisterna con Fra Spa, Israt, Associazione “Franco Casetta”, Libreria "Il Pellicano" e Aimc di Asti. Oliva ha discusso del suo ultimo saggio con Federico Fornaro, saggista e politico. Gianni Oliva, docente di Storia delle
Giovedì 15 febbraio 2024 in videoconferenza (Meet) si è tenuta la seconda videosofia con il prof. Alberto Banaudi dal titolo “Individuum absolutum. l’individuo scatenato e la sua epoca. individuo, società, scuola, intelligenza artificiale, stupidità naturale… parte seconda". L’iniziativa, inserita all’interno del percorso “Vecchie e nuove R-esistenze_Art. 3: … ancora uguali e diversi_6” è stata organizzata da Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese – I.C. di San Damiano con Comune e Museo Arti e Mestieri di un Tempo di Cisterna con Fra Production Spa, Israt, Libreria "Il Pellicano" e Aimc di Asti. Il prof. Alberto Banaudi è laureato in Lettere Classiche presso l’Università di Torino e quella in Filosofia presso l’Università di Genova. È professore di storia e filosofia al liceo scientifico “F. Vercelli” di Asti e di letterature classiche all’Utea. Oltre ad insegnare Banaudi si dedica alla ricerca filosofica.
Banaudi è partito dall’ idea rivoluzionaria del personal computer, grazie a due ingegneri eporediesi che riuscirono a raccogliere le operazioni di un grande calcolatore in una piccola valigetta. L'importanza venne compresa dalla Silicon valley dove, a differenza del Piemonte, avevano già capito l'importanza dell'individuo. È l'individualismo americano, dove il cavaliere solitario afferra subito che la nuova arma è il pc, per poi arrivare all'iphone,, una nuova concezione ancora più intima e capace di portare il mondo intero in una mano. L'individuum absoltum legge il mondo a misura di se stesso per la prima volta nella storia e vorrebbe raccoglierlo nelle sue mani come una lampada di Aladino.
Non è più l’uomo che va alla ricerca del mondo ma è il mondo che va da lui generando una sensazione di onnipotenza ed è in questo, e potrebbe sembrare provocatorio, che c’è una nuova visione del mondo.
Si potrebbe anche partire da un altro punto di partenza come il cambiamento della scuola. Oggi, al concorso docenti, in gran parte, oltre alla cultura generale, sono richiesto competenze didattiche, pedagogiche, linguistiche, digitali, della L2… rispetto alla conoscenza della disciplina che verrà insegnata. Ovviamente, sono tutte importanti ma sono necessarie anche quelle relative alla competenza disciplinare.
Se è più importante la comunicazione che il suo contenuto, però, dipende dal fatto che la rivoluzione copernicana ha messo al centro lo studente. In realtà l'insegnante non è mai stato al centro ma interpretava il suo ruolo di comunicatore della disciplina messa al centro dalla riforma Gentile.
Invece occorrerebbe rendere protagonisti gli studenti aiutandoli ad appropriarsi del sapere in modo consapevole.
L'educazione, infatti, non ha carattere tolemaico ma copernicano perché è l’individuo che deve aprirsi al mondo e la scuola dovrebbe permettere al ragazzo di fare un viaggio al di fuori di sé.
“In questo percorso, volevo far capire come, negli anni, si sia arrivati a questo. Si è giunti a scoprire che ogni essere umano ha un valore assoluto e ciò è meraviglioso solo che oggi si è perso il senso della misura. Gli uomini hanno una natura in parte permanente e in parte no. Tutto ciò ha suscitato sempre l’interesse dei filosofi. Secondo il mito, Epimeteo ha dato a tutti gli esseri